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Sabato pomeriggio incontro con Emidio Clementi,già voce e basso dei massimo volume, formazione rockitaliana in bilico tra avant rock e spoken word.Mimì (sopranome di Emidio) lo avevo conosciuto giàtre anni fa circa quando venne a Gorizia a presentareil suo secondo libro, "La notte del Pratello".La storia di una casa occupata negli anno 80 a Bolognaincrociata alla sua vita di sgombero cantine e solai!Quell'incontro fu a suo modo magico. La magia e la gioiache emanava Mimì era a dir poco contagiosa, ma di colpovirava nella tristessa e nella inquietudine durantela lettura di alcuni passaggi del suo libro.Scappato dal sud, di colpo si ritrova in Svezia,ritorna in italia, fa mille lavori, crea uno dei gruppipiù particolari della storia musicale italiana, dove iltesto è centrale, quasi a dar noia alla musica.Accompagnato da Massimo, un ragazzo con una eleganzainnata, che parla poco se non attraverso le sue composizionisonore, i suoi landscape tra rumore e melodie eteree!Bravo cazzo! Un lavoro sopraffino di campionamenti varied echi!Sabato ha presentato il suo ultimo lavoro: "L'ultimo dio".Un altro lavoro autobiografico, dove la sua storia familiaree non si incrocia con Emanuel Carnevali, autore de "Il primoDio", morto nel 1942 di encefalite letargica e vissuto inAmerica da dropout, passando da un lavoro umile all'altro.Cavolo dopo 3 anni circa, mi avvicino e lui mi fa: "Ciao Marco,come va?" Ma come cavolo si ricorda il mio nome! Rimango semprestupito quando succede! Io quasi mai mi ricordo i nomi e le faccie.Devono aver condiviso con me almeno un piatto di spaghetti.Mi emoziona.Inizia l'incontra, lui spiega un pò il libro, legge qualche passo,si vergogna un pò, sente di esser stato un pò confuso.Compro il libro, ma non è mai come lo legge lui, è un'altra cosa.Bello, ma lui ci mette il suo vissuto anche nei suoi, che io nonposso fare.Domenica sera vado a Udine a vedere il suo reading al circolo arcipabitelè! Proprio un bel circolo! Proprio un bel spazio, forseil tipo di spazio che avrei voluto sempre aprire.45 minuti circa di lettura e suoni e musiche! Non annoia anzi emoziona!La scelta dei brani la leggere, ripercorre il libro, ma senzasvelarlo troppo! Le musiche riportano a suoni anni 30 americani, macon un lavoro di taglia e cuci (anzi cut&paste), tipico della culturamusicale da notebook che si sta sviluppando da un pò di tempo.Grazie Mimì e Massimo, spero che il nostro cammino si incroci di nuovo.Viva