L'ultimo ricordo che ho di mia nonna è
che mi stringeva la mano.
Era una stretta forte e calda, mi ha quasi
stupito per la forza che aveva.
Però nonostante stesse male, la sua stretta
trasmetteva tranquillità, un calore famigliare.
Ero andato a visitarla l'altro ieri in
ospedale, piccolina in quel letto grande,
sempre felice di vedere qualche figlio o
nipote.
Una donna piccola ma forte, passata la guerra,
otto figli (2 figli e 6 figle), svariati nipoti
(se non erro 24) e alcuni pronipoti.
Dotata di una fede inossidabile, aveva sempre
un pensiero per tutti e pregava per tutti.
Per anni veniva a casa nostra a cucinare a pranzo.
E per anni veniva la domenica a pranzo dai miei.
Tant'è che per me il pranzo domenicale con la
famiglia è quasi sacro e le poche volte
che non è stato fatto mi sembravano strane
domeniche.
Io non so se esiste un paradiso, un inferno,
un nirvanao qualsiasi cosa, ma spero che lei
ora siano in un posto bellissimo accanto ai
suoi cari già defunti.